Terzo album per il gruppo fiorentino dei Nuova Era, gruppo che non vede cambi di formazione, quindi con il tastierista Walter Pini ci sono ancora Enrico Giordani al basso, Gianluca Lavacchi alla batteria e Alex Camaiti a voce e chitarra, nè cambi di stile, che rimane un prog sinfonico classico molto influenzato dal sound ELP. Questo lavoro ha un suono ancora più vintage rispetto al precedente, effetto ottenuto utilizzando un vero organo hammond e un vero flauto, quest'ultimo suonato dall'ospite Betty Cardelli. L'album, che in Italia non ha praticamente mercato, è stato persino pubblicato in Corea con tanto di booklet tradotto in coreano. Il disco è composto da due suites più una breve traccia finale; lo stile è ancora prevalentemente sinfonico, anche se sono più presenti intrecci particolari e ricami ricercati, soprattutto nella prima parte della prima traccia. La costruzione della melodia è affidata alle sapienti tastiere di Walter, ma batteria e basso sono ben udibili, anche la chitarra è più partecipe rispetto all'album precedente. La prima suite, che altro non è che il primo demo risuonato e riregistrato, è intitolata Io e il tempo e comincia con un monologo parlato in cui il cantante introduce le tematiche del progetto, ovvero il rapporto fra l'uomo, visto come individuo, e il tempo, dall'infanzia alla vecchiaia, su una base molto dolce che ricorda un po' il sound Camel. In seguito la canzone si ravviva, con organo e chitarra che duellano e ottimi inserti di flauto e voce. Traccia stupenda, 19 minuti di sinfonie progressive curate, dolci ed emozionanti. La seconda suite è Domani io vecchio, ricca di cambi di ritmo, energica e con i soliti duetti organo- chitarra; comincia in maniera pacata e dolce, simile a qualcosa dei Genesis, con un grande assolo di chitarra nella parte centrale e un finale epico; la passione sprigionata da questo pezzo è tangibile. L'ultima traccia, Nuova Era, è una ballata medioevaleggiante un po' barocca che chiude l'album alla maniera del Banco (ricordate Traccia e Traccia II?). Album bellissimo seppur molto simile al precedente, con la prima traccia migliore della seconda, se i Nuova Era avessero suonato vent'anni prima oggi farebbero parte dei gruppi storici della musica italiana; per chi ama il prog sinfonico di stampo italiano è un lavoro da non lasciarsi scappare.
giovedì 5 febbraio 2009
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5 commenti:
la voce narrata all'inizio di io e il tempo non e' del cantante ma la mia cioe' del tastierista.
Saluti
Walter Pini
Walter, e' sempre un grande onore averti qui. Scrivi ancora musica o suoni con qualcuno? Mi piacerebbe moltissimo vederti alle prese con un nuovo gruppo.
ciao, sto mixando il nuovo album con Alex Camaiti e una nuova sezione ritmica :-)
notizia fantastica, non vedo l'ora di ascoltarlo!
https://www.facebook.com/Walter.Pini
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