lunedì 28 ottobre 2019

Piedistallo

Come paventato da oramai oltre un anno, l'ultimo dato elettorale umbro dovrebbe porre noi tutti davanti ad una riflessione oramai improcrastinabile: se persino in una regione dimostratasi in passato fortemente rossa, operaia ed industrializzata, la Lega tocca vette del 37% - in crescendo di quasi sette punti in un solo anno - occorrerebbe allora, piuttosto che pontificare su una presunta ma tanto desiderata abolizione del suffragio universale, chiedersi a monte per quali ragioni i risultati elettorali sono inconfutabilmente diretti verso un'unica direzione. Occorrerebbe forse scendere dal piedistallo pseudo-elitario che questa pseudo-sinistra s'è costruita negli anni e provare a capire quanto sia
controproducente sputare in faccia al Popolo, denigrandolo ed etichettandolo quale ignorante, xenofobo, omofobo e populista, reo soltanto d'esser stanco della retorica demagogica di questa "sinistra" liberista che a tutti pensa fuorché al Popolo. Occorrerebbe forse scendere da questo piedistallo e provare a comprendere ed accettare il fatto che intere generazioni di disperati, privi di qualsivoglia dignità economica, lavorativa e umana, necessitino di riforme incidenti sulla sfera economico-sociale ed economico-previdenziale, prima ancora che sulla sfera civile, tanto cara a questa pseudo-sinistra convinta che il diritto ad unirsi civilmente prevalga sul diritto a vivere dignitosamente in coppia (e a riguardo, Compagni, provate ad abbandonare quell'ipocrisia tutta boldriniana e chiedete ad una coppia omosessuale cosa mai preferirebbe tra il vivere da sposati - cosa sacrosanta in una società evoluta, beninteso - ma in povertà o, viceversa, tra il vivere da coppia di fatto in dignità). Occorrerebbe forse scendere da questo piedistallo e provare a comprendere quanto le battaglie sui diritti civili siano nulle se non supportate e accompagnate dalle lotte sui diritti sociali e previdenziali. Occorrerebbe forse scendere da questo piedistallo e comprendere che intere generazioni di disperati - tutti camerieri, lavapiatti, agricoltori e operai con lauree al seguito - sono ormai stanche di ritrovarsi prive di qualsivoglia tutela lavorativa, figli illegittimi del licenziamento ad cazzum e costretti ad oltre trent'anni a sperare in un reddito di cittadinanza o nella pensione dei propri nonni quali fonti di sostentamento. Occorrerebbe forse scendere da questo piedistallo, smetterla di sputare in faccia a quel Popolo che tanto dicono d'amare e chiedersi per quale ragione la scelta più "a sinistra" che il cittadino compie è indirizzata verso partiti che nulla hanno a che spartire con la Sinistra e perché, viceversa, le loro coalizioni "di sinistra" raggiungano a malapena il 20%. Insomma, sarebbe sufficiente comprendere che per arginare una deriva destrista e Leghista la Sinistra dovrebbe ritornare ad esser tale, smettendola di avallare politiche e provvedimenti di centrodestra mascherandosi di rosso ed assumendo la denominazione di "centrosinistra", ritornando a parlare di dignità e Lavoro. Ecco, solo dopo esservi soffermati su tutto ciò potrete pensare di abolire il diritto di voto... a partire dal vostro. Ma del resto, Compagni tutti, ci sarà pur un motivo se da trent'anni a questa parte quella (pseudo)sinistra italiana - molto più bianca come la Democrazia Cristiana che non rossa come l'avvenire - è risultata essere la sinistra peggiore d'Europa.