venerdì 27 marzo 2020

Stati Uniti d'America e Darwinismo Sociale

Negli USA diversi Stati hanno deciso che le autorità mediche devono valutare il livello di abilità fisica e intellettiva di un malato prima di decidere se valga la pena attaccarlo a un respiratore. Inoltre, in molti documenti istituzionali si valuta di chiedere ai pazienti se, in caso di scarsità di strumenti salvavita, vogliano rinunciarvi per lasciare il posto a chi ha più possibilità di sopravvivere oppure ha un ruolo più importante nella società. Il Paese che ha fatto del darwinismo sociale (che di darwinismo scientifico non ha nulla) una vera e propria religione di stato porta alle estreme conseguenze la regola aurea sulla quale si fonda il sogno americano: i migliori ce la fanno.
Ogni gruppo di potere nella storia ha avuto bisogno di giustificare ideologicamente la propria posizione di dominio. Come far accettare altrimenti un ordine sociale nel quale pochi eletti godono di enormi privilegi, mentre masse sterminate sopravvivono a stento? Ci si inventa un diritto naturale al trono o si millanta di essere delle semi divinità e, quando questo non funziona più, si sostiene di avere meriti e capacità eccezionali, di essere superiori agli altri per tenacia, volontà, rigore o addirittura per DNA.
“Sarò io fra gli eletti?” si chiedevano i bianchi europei arrivati sulle coste del Nordamerica. E come potevano dimostrare a se stessi e alla comunità di essere dei predestinati se non disboscando foreste, sottomettendo indigeni, costruendo, arricchendosi e prosperando?
Ma se il ruolo sociale diventa l’unico metro per misurare il valore terreno e perfino spirituale di una vita, cosa resta a tutti coloro che sui cento metri non arrivano primi? Nulla di materiale e nulla di spirituale.
Inconsapevoli di correre su una pista truccata, dove qualcuno parte ad un metro dal traguardo e altri corrono con le zavorre, sono sconfitti su ogni piano dell’esistenza.
L’unica loro speranza è di smettere di credere a questo incubo.
Come fecero centinaia di migliaia di americani ad inizio ‘900 dando vita ad uno dei più grandi movimenti di rivendicazione di diritti sociali della storia. Perché, pochi lo sanno, in America fu guerra vera. Da una parte i minatori, gli operai delle fabbriche, i braccianti, gli immigrati. Dall’altra i padroni del vapore, il governo, l’FBI che gli scatenarono contro una macchina repressiva e una violenza sistematica che ebbe ben pochi eguali nella storia.
E l’assassinio di quei movimenti ci ha consegnato il Paese che abbiamo di fronte oggi. Quello che nega le cure ai malati, ai disabili, ai portatori di handicap, ai poveri.
E allora ricordiamoci che quello che facciamo adesso, determinerà ciò che saremo domani.


Tratto da Cannibali e Re.

mercoledì 11 marzo 2020

martedì 3 marzo 2020