lunedì 1 novembre 2010

Weidorje - Weidorje (1978)

Lo Zeuhl e' un sottogenere del prog inventato da quei mattacchioni francesi dei Magma durante i '70. La differenza principale, e cio' che lo rende un genere unico, con il prog rock piu' classico e' la quasi totale assenza di melodia, romanticismo, ariosita'. E' qualcosa di criptico e opprimente. Volendo tentar di descriverlo si potrebbe dire che e' composto da loop ripetuti ossessivamente, con altri loop che incombono e altri che svaniscono e cosi' via. Anche la voce spesso e' solo una litania straziante che molto raramente "parla", piuttosto si limita a vocalizzi agghiaccianti. E' una musica oscura, asfissiante, tesa, tormentata. La domanda che viene spontanea e' come puo' piacere tal tipo di musica. Beh, la house, la techno, la drum'n'bass non sono altro che loop ripetuti all'infinito anche, e mi sembra godano di ottima popolarita', al di la' del valore artistico. La differenza con lo Zeuhl e' che quest'ultimo e' composto da motivi ricercati, per niente orecchiabili, poliritmie e tempi dispari. Non e' una semplice sovrapposizione di ritmi danzerecci sintetici. Il suo potenziale e' infinito ma spesso e' vittima della sua stessa ricercatezza, infatti molte band tendono ad indugiare su suoni cacofonici e molto poco musicali, che spesso non conducono a nulla. Quando invece e' ben fatto, quando i loop sono indovinati, quando l'oppressione diventa piacere, quando c'e' la ricerca dell'orecchiabilita' in un contesto molto poco orecchiabile, allora il gioco e' fatto. Purtroppo questo capita molto raramente. I Weidorje si formano da una costola dei Magma nel 1976, danno alla luce un EP omonimo nel 1978 e si sciolgono nel 1979. Quell'EP sara' poi arricchito con due traccie inedite live e pubblicato come album nel 1992. La parola Weidorje compare per la prima volta nell'album dei Magma Udu Wudu e significa ruota celeste in Kobaiano, la lingua inventata dalla band di Vander. Il gruppo e' fondato dal bassista Bernard Paganotti, di conseguenza lo stile e' basato sul suono del basso, che io, come gia' detto molte volte, adoro. Bernard applica al suo basso una distorsione estrema, cosa che mai gli era stata permessa nei Magma, rendendo il suono infuocato, accattivante e carico di groove. Gli altri membri non sono da meno, i dialoghi fra le tastiere e i fiati sono geniali, la batteria sempre puntuale, la voce quasi assente. La chitarra e' un po' in disparte, ma non e' un limite. La loro musica e' uno Zeuhl con tratti jazz e fusion, caratterizzata da incandescenti riff di basso, tellurici incroci di fiati, tappeti di tastiere e logoranti vocalizzi demoniaci. La formazione e' la seguente: Bernard Paganotti a basso e voce, Patrick Gauthier alle tastiere, Michel Ettori alla chitarra, Kirt Rust alla batteria, Alain Guillard al sax, Yvon Guillard alla tromba e voce e Jean-Philippe Goude alle tastiere. Come si puo' facilmente intuire, questi ragazzi attingono molto dal Magma-style ma lo semplificano, tanto basta per renderlo piu' accessibile, per questo li preferisco di gran lunga al gruppo di Christian Vander. Il disco che consiglierei a chiunque voglia approcciare per la prima volta l'oscuro mondo dello Zeuhl.

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