lunedì 10 ottobre 2011

Apple: liberta' ed anticonformismo?

La rete che gronda lacrime e costernazione, Facebook che si ingolfa di post che piangono la morte del Salvatore e ripropongono - anche con un eccesso di retorica - il celebre discorso di Stanford e le citazioni che gia' da tempo circolavano su internet come il mantra della nuova era digitale, il vangelo di un grande innovatore, ma anche di un gran furbacchione. Innanzitutto quel "Stay Hungry, stay foolish" non e' farina del suo sacco, ma una citazione del Whole Earth Catalog, un manuale di controcultura uscito nei primi anni '70 con l'obiettivo di spiegare cosa val la pena davvero comprare e cosa no. Secondo, Steve Jobs non era un programmatore, non ha mai inventato nulla, ha "solo" avuto la capacita' di vedere il vero valore commerciale degli oggetti, o se vogliamo, spacciare degli oggetti gia' in uso come oggetti di culto. E' stato questo il suo grande merito e bisogna dargliene atto, ha saputo vedere oltre i semplici oggetti intuendone il potenziale commerciale, ma ha anche avuto molta fortuna.
Un altro trucco praticato da Steve nel quale tutto il mondo e' cascato e' stato usare la cultura ribelle ed anticonformista degli anni '60 per proporre un pensiero egualmente ribelle ed anticonformista, ma solo in apparenza, quel "Think different". Steve ha creato schiere di fanatici facendo diventare business e profitto il pensiero libero e lisergico dal quale proveniva. Ha confezionato prodotti, marchi e uno stile che hanno fatto di lui l'Armani della tecnologia, uno stilista dell'innovazione e dell'eleganza, utilizzando la filosofia libertaria sessantottina con l'intento di incastrare tutti noi consumatori nell'uso esclusivo dei suoi prodotti.
Ci ha voluto tutti allineati e omologati all'uso dei suoi prodotti, belli ma chiusi, funzionali ma esclusivi, comodi ma impermeabili ad altri software e ad altre tecnologie, ma soprattutto sempre carissimi. Ci ha fatto pagare per toglierci liberta' che in molti casi sono totalmente gratuite.
Ha predicato l'anticonformismo e il pensiero laterale ma ha finito per creare in legioni di seguaci invasati il conformismo dell'anticonformismo, una trasgressione di massa in cui si e' fuori dagli schemi, ma in compagnia di miliardi di persone.
La liberta' non e' la Apple, che con una mano ci vende il sogno di una vita tecnologica leggera e facile, seducente e trendy, ma con l'altra ci obbliga ad usare prodotti che comunicano e funzionano solo tra di loro e accessori costosi e non sostituibili con qualcosa di analogo che non abbia una mela stampata da qualche parte.
La vera liberta' e' l'Open Source, quei prodotti scaricabili gratuitamente e customizzabili dagli utenti in grado di farlo o lasciati a se stanti da chi e' un po' meno esperto, aspettando la prossima versione, rilasciata dagli utenti stessi, che correggera' i difetti, ovviamente gratuitamente. Non mi stanchero' mai di tessere le lodi di Linux, un sistema operativo ormai alla portata di tutti, completamente controllabile dall'utente e in grado di essere compatibile con molti prodotti della Microsoft e alcuni della Apple. Un Sistema Operativo che si sara' impallato un paio di volte in anni di utilizzo, veloce, leggero, completamente modificabile, con una sterminata documentazione on-line e soprattutto GRATIS. Se proprio non si puo' rinunciare a Windows o Mac-OS, vuoi per i giochi che ancora non sono ben emulati, vuoi per motivi di lavoro, ci sono sempre le macchine virtuali. Io stesso uso una macchina virtuale con su Windows XP per lavorare e nonostante tutti gli ambienti di sviluppo in contemporanea esecuzione, le connessioni parallele ai vari server, GUIs e linee di comando, funziona benissimo poggiandosi sul kernel Linux, non si impalla mai e va una scheggia.
Questa e' la vera liberta'. Steve Jobs sara' stato un genio nel suo campo, ma non era altro che un abile venditore che ha infinocchiato mezzo mondo.

4 commenti:

Wick ha detto...

Fuori dagli schemi si finisce in altri schemi — come questo.

E viva l'open source tutta la vita, ovviamente.

Sileno27 ha detto...

sono orgoglioso di far parte della metà di mondo che non è stata infinocchiata. Hai ragione su tutto, tra l'altro non lo sapevo che aveva copiato quello stay hungry e stay foolish.

bob ha detto...

non sto predicando il vivere fuori dagli schemi, fuori da alcuni schemi ci sono altri schemi, come dice giustamente Wick. sto solo dicendo che vivo negli schemi che secondo il mio personalissimo punto di vista sono quelli giusti. se uno preferisce pagare un botto di soldi per avere un pc funzionale e bello esteticamente e' liberissimo di farlo, ma poi non mi deve rompere i coglioni dicendo che lui e Steve Jobs sono i migliori di tutti.

Miky ha detto...

oh che bello, quanto ho odiato la retorica post mortem su Steve Jobs. Che poi pare fosse un cazzo di stronzo despota, per non parlare poi delle condizioni dei lavoratori cinesi nelle fabbriche di componenti partner della Apple (a riguardo c'era un articolo anche sull'Internazionale).