sabato 10 maggio 2025

Il re è nudo

Estratto dalla newsletter di Michele Serra, il quale pone un quesito a parer mio estremamente interessante e che penso valga la pena condividere.

Mi domandavo, la settimana scorsa, se gli attuali “grandi della Terra” ci appaiano mediocri per via della loro eccessiva esposizione mediatica o perché lo sono per davvero. E se anche i “grandi” del passato, qualora avessero avuto a disposizione i social, ci sarebbero sembrati così inclini alla fesseria e alla superficialità. Avete commentato in tanti, questa è una breve sintesi.

“Condivido la sua analisi relativa alla sempre minore autorevolezza dei ‘grandi della Terra’. Ma temo vada allargata anche ai meno grandi, e anche ai piccoli e piccolissimi: ho infatti la sensazione che una ‘persona specchiata, geniale e con un prodigioso intuito per il futuro’ sia difficile da trovare non solo in qualche staterello sperduto, come lei si augura, ma anche in qualche comunello strasperduto. Spero davvero che questa sia solo una visione distorta dall'essere boomer (o meglio vecchio e quindi portato a pensare che si stesse meglio prima). Però mi sento anche in colpa, io e la mia generazione: perché credo che la responsabilità di questo sfascio sia in gran parte nostra, nel non aver saputo creare le condizioni perché non accadesse, e nell'aver lasciato che persone non specchiate, poco intelligenti e senza alcuna visione del futuro prendessero in mano le sorti nostre e dei nostri figli e nipoti”.
Renato Fuchs

“Mi viene un dubbio: non sarà che l'ipertrofico sistema mediatico attuale - oltre a esercitare una pressione che rende statisticamente più probabile dire delle fesserie - favorisce per sua natura la selezione di un personale politico più propenso del passato a dire fesserie, in altre parole concentrato sulla ricerca del consenso purchessia invece che su una azione politica ragionata?”
Francesco (Torino)

“Prima di De Gaulle e De Gasperi ci sono stati Mussolini, Hitler, Stalin, con il loro seguito di popolo festante. Ci sono volute due guerre mondiali con il loro contorno di morte, sacrificio, coraggio, paura, prima che la gente imparasse dai propri errori, capisse l’importanza delle decisioni prese con responsabilità, della serietà delle conseguenze che esse comportano, imparasse a diffidare dei ciarlatani e si affidasse alle persone migliori (anche migliori di se stessi, cosa che oggi nessuno pare più disposto a riconoscere). Ma a lungo andare la memoria svanisce e lentamente riaffiorano i bassi istinti, le persone migliori vengono messe da parte a favore dei massimalisti e dei populisti. Speriamo solo non ci sia bisogno di prendere schiaffi per svegliarci”.
Marco

“Del presente, salvo Sanchez. Non mi pare peggiore di Rajoy e Aznar e tantomeno di Felipe Gonzales o Zapatero. Nonostante tutto, se la cava Macron, al cospetto dell’impalpabile Hollande, dell’impresentabile Sarkozy e pure di Chirac, che non era poi granché. Nel Regno Unito Starmer è un po’ incolore, ma dopo la corrida di tories direi che va anche bene. Re Carlo mi sta simpatico e, almeno personalmente, m’ero pure stancato della Regina, pace all’anima sua. Per il resto - Italia, Germania, USA e compagnia cantante - non c’è niente da fare”.
Fausto ‘85

“Purtroppo sono arrivato a capire che prima dei social media non sapevamo quante cretinate venissero dette per unità di tempo. Adesso lo sappiamo, ed è avvilente. Siamo circondati. E la situazione, grazie ai social media, va solo peggiorando”.
Marco Grigioni

“Accanto all'esposizione mediatica, bisognerebbe considerare l'imporsi di una nuova tendenza: l'eletto vuole e deve essere al pari dell'elettore, come se tanto bastasse a risolvere la crisi di rappresentatività dei partiti. Di Mario Draghi mi mancano l'aplomb, l'andatura, la riservatezza. I giornalisti allora s'appostavano fuori da macellerie, bar e ristoranti; noi leggevamo titoli tipo: Mario Draghi compra la fassona, Mario Draghi a colazione prende il cappuccino con il latte di soia, Mario Draghi mangia gli spaghetti ai ricci di mare. Di lui, con il tempo, abbiamo scoperto che ha un cane, legge i giornali e si fida solo di un dentista di Padova”.
Flavia

“Dopo lunghe riflessioni credo che sia così perché la democrazia ha effettivamente vinto: la democrazia democratizza, e democratizzando permetti l'accesso a più gente... e siccome la casta dei cretini è costante e trasversale, questi possono esondare. Un dito argina un buco nello scafo, per il secondo buco puoi usare un dito dell'altra mano. Ma il terzo buco, se non è in prossimità di un dito, farà affondare la nave... Se una volta anche per fare il Cirino Pomicino dovevi essere un fenomeno, oggi succede che un Antonio Razzi, se animato dalla giusta cattiveria, può diventare presidente degli USA. O dell'Argentina. Trump è un uomo miserevole ma è l'uomo più potente del pianeta, perché è quella poltrona a renderlo tale e non il contrario (almeno nel breve termine). Purtroppo per tutti”.
Stefano

“Rispondo a ‘ci sarà pure qualche staterello guidato da persona specchiata, geniale e con un prodigioso intuito per il futuro. Segnalatelo, per cortesia, sarebbe di grande conforto’. Per me è Barbados, guidato da Mia Mottley che è tra le persone a cui si pensa per il prossimo incarico di segretariə dell'ONU”.
Cristina

“Segnalo la presidente della Namibia e forse il presidente del Congo. Si stanno giustamente adoperando per buttare fuori chi li depreda. Viste le premesse, spero ci riescano”.
Cristina Arduini

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