martedì 15 luglio 2008

Stato di polizia

A Milano una nuova ordinanza sta tentando di sgomberare i numerosi centri sociali della città. Lo storico Leoncavallo, il Cox18 vicino casa mia, il Pergola Tribe, sono solo alcuni dei locali storici del capoluogo che rischiano di scomparire. Le scuse sono le solite: sono luoghi di spaccio, ci si riuniscono i peggio ceffi della città, sono locali fatiscenti che minano la bellezza (?) e il decoro (ahah) della città. E coloro che vi abitano non pagano l'affitto, aggiungerei. Fra qualche anno ci sarà l'expo, Milano ormai è satura di gente e non può estendere i propri confini perchè ha già inglobato tutti i paesi circostanti, più grande di così non può essere. Allora giù a tagliare boschi e coprire parchi di colate di cemento, basti pensare al bellissimo bosco che c'era in Gioia, ora una stradona trafficata ed inquinatissima, senza un albero nel raggio di chilometri. Finiti alberi e parchi adesso tocca ai centri sociali, ultimi luoghi ancora disponibili per un pò di sana speculazione edilizia. Ultimi luoghi a proporre ancora qualcosa di culturale, perchè sì i centri sociali sono locali dove si organizzano serate, si ascoltano concerti, ci si ubriaca e si balla, ma sono anche luoghi che spesso allestiscono incontri culturali come mostre, incontri con artisti, registi, scrittori, recite teatrali e così via. Il Cox18 ospita, per esempio, una delle biblioteche più importanti d'Italia, non ricordo a quale personaggio della nostra cultura è appartenuta; un altro centro sociale funge da pronto soccorso per extracomunitari irregolari, i quali altrimenti morirebbero per strada. Chiedere ad un pronto soccorso allestito da volontari e rivolto a coloro che più hanno bisogno di assistenza di pagare un affitto è qualcosa di inumano. Invece il Pergola Tribe è stato per un periodo un ostello autogestito, estremamente economico, spesso è stato l'unico posto dove senzatetto e disadattati vari hanno potuto trovare un posto dove passare la notte per pochi spiccioli. Nei prossimi giorni le forze armate tenteranno di scacciare via i tossici che popolano questi terribili luoghi che tanto deturpano questa città incontaminata. Questo è solo una delle problematiche che stanno agitando Milano, c'è anche il terribile problema della vendita degli alcolici dopo una certa ora. C'è una piazza che spesso frequento dove si raduna un gran numero di giovani, come capita in tantissime altre città italiane. Il problema sollevato dagli abitanti del quartiere è, come al solito, la violazione della decenza e del decoro che questa massa di giovani porta: si fanno le canne, lasciano le bottiglie per la strada e sulle macchine, orinano in giro. Il primo problema è stato risolto dopo un anno di repressione tramite transenne che limitavano lo spazio ricreativo disponibile e una massiccia presenza di sbirri così facilitati nel compito di limitare il traffico di stupefacenti. Ovviamente basta allontanarsi di un centinaio di metri per poter comprare tranquillamente tutto ciò che si vuole, ma vabbè. Si è tentato di risolvere il secondo problema vietando la vendita di liquidi in vetro e la vendita di alcolici in generale dopo le due di notte. Ma la piazza è comunque piena di bottiglie, anche se i bar circostanti giurano di non venderne. Come si spiega? Semplice, il proibizionismo porta l'illegalità, così sono nati gli spacciatori di bottiglie di vetro e di alcolici. Allora bisogna trovare una soluzione e pare che il sindaco l'abbia trovata: più sbirri, sbirri in borghese. Si potrebbero assumere altri sbirri e farli girare nella piazza in borghese, di modo tale da multare chi è sorpreso con una bottiglia di vetro ed arrestare i pericolosissimi trafficanti, minaccie per l'economia cittadina. Forse non hanno pensato al fatto che quegli sbirri bisognerà pur pagarli, e non prendono di certo poco i nostri preziosi tutori della legge. Forse mettere più cestini, qualche campana per la raccolta differenziata, dei bagni mobili, senza arrivare ad assumere più spazzini e farli girare ad ogni ora (cosa che in Spagna esiste da tanto tempo e non mi pare qualcuno si lamenti) sarebbe troppo costoso. Come per le discariche napoletane, l'unica soluzione che il nostro governo sembra in grado di produrre è aumentare il numero degli sbirri.

1 commento:

Wick ha detto...

La repressione con la forza è la tipica risposta della destra ai problemi, ed è una risposta che i problemi non li risolve, ma li sposta e/o li rimanda.
Ovviamente condivido le tue proposte, che mi sembrano decisamente sensate: è intervenendo alla base che si sradicano i problemi, e sul serio. Questo è un metodo che dovrebbe essere applicato sempre, se possibile, e non solo in questo caso specifico.